lunedì 14 maggio 2018

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TRIGGER WARNING: NON fatevi imbrogliare dal tema cupcake! Fra tutto, parlerò anche di ansia e depressione. Vi prego di non farvi abbattere dai miei pensieri notturni.                      

Da qualche parte in Italia - 15.05.18, 4.57 am

Non riesco a vedere oltre lo schermo del mio computer nella mia cucina immersa nel buio, ma so che i miei cani stanno dormendo. Ogni tanto controllo che il più piccolo, Kj - Simil Golden Retriever, un anno - non si stia facendo il 'bidet' perché, quel grande intelligente di un doggo, a furia di leccarsi si è procurato una fantastica *stelline* infezione.
Non vedo l'ora di poter comprare il farmaco e il collare Elisabetta per poterlo curare. Al momento sono totalmente a secco, al verde, banca rotta, codice rosso, povera?? Sì insomma, senza lavoro o titolo di studio è un po' questa la fine che ero destinata a fare.Neanche Mami lavora, è stata licenziata nove mesi fa.Devo dire, è piuttosto difficile andare avanti per nove mesi senza una cifra di soldi fissa che ci dà la sicurezza che arriveremo alla fine del mese, o alla fine della giornata con un pasto caldo a tavola.
Comunque oggi stavo pensando, così no, in una notte qualunque nelle mie mille insonni, che davvero io non ho un futuro. E no che non ce l'ho.Wow, bu-hu, sono il primo essere umano adolescente ad avvertire la sensazione che non ci sia un futuro per lei!!! E invece no, ce ne sono almeno quattro milioni in e altri sei milioni sparsi per il mondo che hanno l'impressione che la loro vita stia cadendo a pezzi, ma dato che siamo qui, parliamone.
Ho diciotto anni, quest'anno diciannove, vivo in una città che non mi pone davanti alcuna possibilità, (devo ammettere che) sono un pochino spaventata all'idea di trasferirmi altrove, e non sono nemmeno brava in nulla. Zero talenti.Ho lasciato scuola mentre combattevo con problemi severi di ansia e panico, sfociati poi in una dolce, micidiale depressione - nulla di cui realmente preoccuparsi uh? - e adesso sono a casa che me la godo.Devo dire che, sotto l'aspetto di rimanere a casa, me la godo veramente in quanto uscire mi mette una seria difficoltà, sono esausta la maggior parte del mio tempo e socializzare mi demoralizza internamente.In ogni caso, per il prossimo anno scolastico ho intenzione di prendere scuola serale, ma al momento? Oltre a sentirmi un eterno fallimento, cosa faccio?Stavo anche pensando, mentre guardavo un film, che non riesco proprio più a sentire nulla emotivamente.Sono perlopiù stanca fisicamente e mentalmente. So che questo periodo di carestia in casa eventualmente passerà, ma io continuerò a sentirmi tale per chissà quanto altro tempo (questo per dire che, nah, io non credo che le mie condizioni siano dovute al clima domestico). La soluzione ai miei problemucci psicologici c'è, ma dopo la prima volta ho troppa paura di andare di nuovo sotto medicazioni.
È stato tutto l'opposto di una bella e tranquilla esperienza, non mi sono sentita tanto lontana dalla guarigione, e inoltre non mi fido dei miei istinti suicidi. So che la prima volta non è mai quella giusta, se ne cambiano tantissimi e simili, ma io non sono pronta per attraversare di nuovo quella particolare via dell'Inferno. Le mie gambe cominciano a tremare al solo pensiero, con quello strano, familiare senso di nausea che mi stringe lo stomaco. 

Parlando d'altro, stavo anche pensando a quanto mi piace scrivere. A quante, *quante* storie ho iniziato e mai finito, tutte salvate sul mio computer, tutte rinominate con qualcosa come 'non so, ma mi piace' (per dirla tutta, sono salvate nella versione inglese: IDK BUT I LIKE IT). Sì insomma, mi realizzo tutta quando inizio una storia.
E qui subito mi correggo, perché si possono contare sul dito di una mano quante volte ho iniziato una storia con un vero inizio. Solitamente, quando penso a un nuovo racconto, inizio spesso dallo svolgimento, o mi catapulto direttamente sulla fine, e mentre scrivo riesco solo a pensare: 'Ah, chi se ne frega dell'inizio? Quello poi arriverà da sé, l'importante è che ora, dopo tutti quei periodi di Blocco dello scrittore, stai scrivendo'. Stupida, eh?
Già, concordo. 
Comunque, se non si fosse capito quanto poco (zero) talento io abbia, quando inizio una storia con un vero e proprio inizio poi mi manca la fine, o l'intero svolgimento (e magari, in questo caso, ho già pensato a una fine, lmao shoot me).


Alla fine del giorno (diciamo così va, che se iniziassi ad esporre la mia idea sul tempo - 'Il continuo, indefinito processo dell'esistenza ed eventi che accadono in un'apparentemente irreversibile successione tramite il passato, presente e futuro,' grazie @wikipedia per condividere le mie idee, cucc), ho pensato che sarebbe stato un passatempo cool scrivere un blog, dove non si sa mai chi mi legge, o se qualcuno mi leggerà mai. Il mio scopo è quello di sentirmi un po' meno sola quando arriva la notte e resto sola con me (lol Arisa stai infestando questo blog???)
E così niente, l'ho iniziato.


A furia di scrivere e pensare a cosa voglio scrivere e controllare il mio cagnolone dal non leccarsi si sono fatte le sei del mattino!!! E a questo punto esprimerò un ultimo pensiero: minchia spero di dormire!


Bugia, spero che abbiate avuto una tranquilla lettura, nel caso qualcuno mi avesse letto uwu 


A presto! 

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